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ACEA INVITO A PROTEGGERE I CONTATORI

–ACEA ATO 5 RISCHIO GELO – INVITO A PROTEGGERE I CONTATORI

In considerazione del brusco abbassamento delle temperature, previsto nei prossimi giorni, in particolar modo nelle zone montane del territorio, Acea Ato 5 invita i clienti a proteggere dal gelo i contatori idrici, almeno mediante coperture provvisorie. La protezione del contatore, infatti, è importante per evitare perdite o mancanze d’acqua nella stagione invernale.

 AceaAto_5Per questo scopo si consiglia di utilizzare materiali isolanti, i più adatti sono il polistirolo e il poliuretano espanso che isolano efficacemente gli apparecchi dall’ambiente esterno. Attenzione a non utilizzare giornali o panni in stoffa che, assorbendo acqua e umidità, rischiano di peggiorare la situazione, è importante altresì proteggere le tubature all’aperto di entrata e uscita contatore. La società informa, inoltre, che attiverà ogni misura preventiva necessaria per fronteggiare i repentini abbassamenti di temperatura, cercando di limitare al massimo eventuali disagi.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.acea.it

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Tesseramento Sociale 2018

tesseramento 2018fbCome ogni anno, si rinnova a partire dal mese di Novembre l’appuntamento con il tesseramento sociale, valido per l’anno 2018.
Mercoledì 1 Novembre, l’associazione Pro Loco di Ferentino sarà presente in Piazza Matteotti, dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:30, per offrire a tutti gli iscritti e a chi volesse sostenere per la prima volta la nostra associazione la possibilità di rinnovare la propria tessera. Ad ogni nuovo iscritto o socio che rinnoverà il suo tesseramento sarà consegnata una pubblicazione, da scegliere tra quelle proposte dalla Pro Loco, ed il nuovo numero di “Frintinu Me”.
Con l’occasione, nello spazio riservato alla Pro Loco sotto i Portici di Piazza Matteotti, verrà allestita l’esposizione delle fotografie relative all’ultimo Palio di San Pietro Celestino.
Il tesseramento proseguirà nei giorni successivi, presso la sede della Pro Loco.

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L’ addio a Vincenzino Ludovici

Se non fosse in una camera ardente sarebbe un’opera d’arte: vestito in una delle sue giacche d’un elegante verde informale, una lunga sciarpa pronta per essere girata al collo, pennelli in mano e quattro gessetti di colore diverso appoggiati sull’inseparabile berretto tondo deposto ora sul quadricipite. L’artista Vincenzino Ludovici si presenta così di fronte alla morte: con un’ultima risposta ribelle e beffarda a quel Destino che credeva di riuscire a toglierlo, in meno di un anno, alla sua arte.

Invece il maestro Vincenzino, docente per vent’anni alle Accademie di Belle Arti a Firenze come a Carrara, Reggio Calabria come a Roma, testardo e ribelle fino all’ultimo, va all’appuntamento finale esibendo i colori che hanno illuminato la sua lunga vita da artista, stringendo gli strumenti con i quali per più di quarant’anni ha dato forma all’arte.

Umilia la morte, la tiene fuori anche dalla stanza dove si celebra l’ultimo incontro con gli amici venuti a rendergli omaggio: si fa tenere compagnia da una dolcissima Madonna con Bambino che Vincenzino ha finito di dipingere appena due giorni prima di entrare in agonia, talmente bella che è impossibile togliere lo sguardo. In quella camera ardente i protagonisti sono lei ed il suo creatore, non la morte.

L’ultima beffa poi è degna di un maestro. Mentre a Ferentino Vincenzino Ludovici chiudeva gli occhi, a Mantova si apriva una mostra nella quale la prima opera all’ingresso della galleria è uno dei suoi vetri. Nel momento in cui finisce la creazione inizia la celebrazione: senza nemmeno un minuto di oblio. Già immortale.

Proprio come è ogni artista del suo calibro. Come era diventato lui che aveva iniziato a dipingere che era ancora un ragazzino, durante quegli Anni Settanta pieni di ideali, illusioni e rivoluzione. Maestro dell’informale e del concettuale, si muoveva sulla scia dei grandi che lo avevano ispirato: Schifano, Toti Scioloja, Tano Festa.

Inquieto ed insoddisfatto, scappava ostinatamente dalla banalità: temeva di rimanere intrappolato in un genere. E a lui non bastava.

Così come, nel momento in cui poteva considerarsi un pittore affermato, decide che i pennelli non gli bastano più per esprimere a pieno ciò che ha dentro. E’ una voglia che sgorga sotto forma di arte, in continuazione, ogni volta diversa, con la quale non raccontare necessariamente uno stato d’animo ma anche solo “gesto istintuale”. Vincenzino era artista per il piacere di fare arte.

Inizia allora il periodo in cui si appassiona ai materiali, alla plasticità, si innamora di loro e di quello in cui può trasformarli per dare forma alla sua insaziabile voglia di bello e di libero. Finiti tra le sue mani, elementi come bronzo, plexiglas, legno, marmo, resina, smettono di essere oggetti ed assumono forma e anima, talvolta espressione e diventano veicolo di emozione.

L’Italia è uno scenario troppo piccolo per contenere un genio così eclettico. Arriva il momento di girare. Risiede per un periodo in Libano dove di lui resta oggi una scultura che rappresenta il martirio della Terra dei cedri, lo chiamano a Cipro e realizza due vetrate ed un mosaico nella chiesa di santa Caterina dei francescani di Terra Santa.

Ma il cuore è Ferentino. E’ li che fissa la sua sede, il suo laboratorio, l’asilo per la sua creatività lasciata libera di scorrazzare e prendere forma, in un quadro o un mosaico oppure una scultura. E’ lì che dipinge quella Madonna: come i grandi della musica, Beethoven o Mozart che si composero la Messa da Requiem, Vincenzino si è disegnato la Madonna con cui dire alla Morte che ha portato via solo Vincenzino. E non la sua arte.

Alessio Porcu

articolo

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50° Anniversario Visita Paolo VI

Paolo-VI-1024x853TUTTO PRONTO PER LE CELEBRAZIONI DEL CINQUANTENARIO DELLA VISITA DI PAPA PAOLO VI
Sarà una giornata da ricordare per la città di Ferentino quella del prossimo 1 settembre. In quell’occasione infatti verrà celebrato ufficialmente il cinquantesimo anniversario della visita in città di Papa Paolo VI, avvenuta nel 1966. E’ già al lavoro da tempo un Comitato ad hoc istituito dall’amministrazione comunale, di concerto con la Diocesi Frosinone-Veroli e Ferentino e composto da monsignor Giovanni Di Stefano, vicario della Diocesi; Luigi Sonni, presidente Pro–Loco Ferentino; Roberto Cocco, insegnante Lettere Scuola Media Ferentino; Gianfranco Fiorini, segretario del comitato. E proprio in questi giorni l’amministrazione ha approvato un ulteriore progetto che arricchirà l’evento, che si inserisce nell’anno giubilare e prevede la stampa di un libro che evidenzia il legame tra Papa Celestino V e Paolo VI, rispetto alla decisione di entrambi di abbandonare il soglio pontificio.Il 1 settembre, alle ore 18, verrà ufficialmente intitolata la piazzetta adiacente il Duomo, Largo Beato Paolo VI. Alla cerimonia prenderà parte, oltre al sindaco, Antonio Pompeo e al vescovo diocesano, monsignor Ambrogio Spreafico, anche il Cardinale Giuseppe Bertello, Governatore dello Stato della Città del Vaticano. Seguirà la presentazione del volume, “Un povero cristiano”, composto da contributi originali  commissionati a celebri vaticanisti e storici i quali ricordano la visita di Paolo VI e il legame con Celestino V. Seguirà il Concerto vocale strumentale con musiche composte da Giuseppe Agostini, Antonio D’Antò, Antonio Poce e Luca Salvadori e l’esibizione di Eleonora Caliciotti, soprano; Giovanni Fontana, voce recitante e l’ensemble di Ottoni Largo Beato Paolo VIdell’Orchestra di Fiati città di Ferentino, diretta dal M° Alessandro Celardi. Alla manifestazione collaborano anche il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone e l’associazione Cesare Sterbini.“La visita di Papa Paolo VI è un evento ancora vivo nella memoria dei ferentinati, sia di quelli che l’hanno vissuto di persona sia di coloro che ne hanno avuto testimonianza dai loro genitori e dai loro nonni – ha spiegato il sindaco Antonio Pompeo –  Un evento che merita di essere celebrato in maniera importante, soprattutto nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario. Ci stiamo preparando al meglio, insieme alla Diocesi, per l’organizzazione delle cerimonie del 1 settembre, in cui accoglieremo il Cardinale Bertello per l’intitolazione del Largo Beato Paolo VI, oltre ad una serie di eventi culturali collaterali, per i quali mi sento di ringraziare sin da ora tutte le collaborazioni: dalla Pro Loco all’Orchestra di Fiati, al prof. Roberto Cocco, all’associazione Sterbini al Conservatorio Refice, a tutti gli artisti che si esibiranno”.

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Milano – Taranto

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Il Motoclub Ferentino,

è lieto di invitarVi al passaggio della leggendaria corsa motociclistica per moto d’epoca Milano-Taranto il 7 luglio dalle ore 09,00 alle ore 12,00 in Piazza Matteotti a Ferentino.
Giunta alla 30^ edizione, la Milano-Taranto è la più famosa gara in Italia e nel mondo per quanto riguarda le moto d’epoca.
Paragonabile alla Millemiglia per importanza nazionale, per anni ha
accompagnato la storia d’Italia con oltre 38.000 km percorsi e
2600 partecipanti giunti da tutto il mondo. È riconosciuta anche a livello nternazionale come una delle più importanti manifestazioni
d’epoca insieme al Trophy dell’Isola di Man. L’intera organizzazione raggiunge una cifra complessiva di 500 persone, con 250 partecipanti provenienti dalle differenti regioni italiane e dai più svariati Paesi Europei.
Il Motoclub di Ferentino, organizzando questa manifestazione, prezioso “biglietto da visita”, intende far conoscere in Italia e nel mondo le bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali della nostra amata Città e della Ciociaria.

Vi aspettiamo numerosi, non mancate.

Il Presidente del Motoclub Ferentino
Massimo Datti

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VIII Centenario Papa Innocenzo III

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Info Evento

La Nevicata del 2012

Inaugurazione Casello Autostradale

SantAntonio-Abate

Settimana Celestiniana

SantAntonio-Abate
FERENTINO 20-28 MAGGIO 2000

Il motivo della manifestazione, organizzata dall’ Accademia Celestiniana, è quello di riflettere, insieme con le rappresentanze delle città legate alla vita e alla vicenda di Celestino V, sugli elementi più peculiari dell’esperienza storica del Papa del “Gran Rifiuto”: la giustizia, la solidarietà, la vicinanza all’Uomo specialmente quello più bisognoso di accoglienza e di conforto.
Quest’anno il tema. sul quale riflettere, sarà presentato dai Rappresentanti della FAO, oratori ufficiali della manifestazione, e riguarderà il problema della fame nel mondo (lo scorso anno partecipò l’Unicef sul tema del disagio giovanile). Annualmente, in segno di amicizia, viene decorato il Gonfalone di due città celestiniane; quest’anno per la particolare ricorrenza del Giubileo, essendone Celestino V il precursore con la Bolla della Perdonanza (L’Aquila, 29 settembre 1294), il Comune di Ferentino in collaborazione con l’Accademia “Celestino V” ha deciso di decorare il Gonfalonedelle Città di Roma e Napoli, ambedue città celestiniane. Roma, infatti, conserva la memoria di Celestino V nella chiesa di S. Pietro in Montorio, dove Celestino visse nella sua pennanenza romana, e S. Eusebio, abbazia celestiniana dalla quale dipesero tutte le fondazioni celestiniane del Lazio; Napoli, dopo l’elezione di Pietro del Morrone a Papa, fu la residenza della corte papale (ottobre-dicembre 1294) e fu teatro della sconvolgente abdicazione di Celestino V e dell’elezione dei suo successore, Benedetto Caetani (Bonifacio VIII).
Quest’anno saremo onorati di avere come ospiti della manifestazione non solo i rappresentanti delle Città i cui gonfaloni saranno decorati con la Croce d’oro Celestiniana, ma anche i rappresentanti di tutti i Comuni Celestiniani del Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e di tutti i Comuni che nellaloro storia sono testimonianza degli ideali e dei valori della Giustizia e della Solidarietà.

Programma