Negli ultimi decenni Ferentino ha subito una straordinaria trasformazione economica passando da una economia tradizionalmente agricola e artigianale ad una economia fondamentalmente industriale. Il processo di industrializzazione è iniziato sommessamente nel dopoguerra ha avuto una brusca accelerazione a cavallo degli anni ’60 e ’70 con l’ insediamento di numerosi opifici industriali nella zona del cosiddetto asse industriale compreso fra la linea ferroviaria Roma-Cassino e l’ Autostrada del Sole.

Gli stabilimenti insediati nella città di Ferentino coprono attualmente una superficie di circa 1.000 ettari.

A questa attività industriale forte di circa 100 industrie (alimentari, tessili, meccaniche manufatti in cemento, cave, plastiche, chimiche etc.) fa riscontro l’ operosità di aziende operanti nei seguenti settori:

Agricole n. 75 medie e piccole

Artigiane n. 150 circa

Commercio fisso n. 300 circa

Commercio ambulante n. 100 circa

Il territorio di Ferentino è abbastanza fertile e produttivo e l’agricoltura, insieme con l’ allevamento dei bestiame (ovini, bovini, etc.), è una delle principali occupazioni, anche se oggi leggermente in declino. Tra le colture, primeggiano quelle dei cereali, della vite e dell’olivo. Un tempo, nella città era molto fiorente l’artigianato locale delle scope, del legno, del rame e la lavorazione della canapa e del lino.

Un’occupazione tradizionale che, per l’antichità, è attestata epigraficamente da alcuni bolli, è data dall’ industria dei laterizi.

Attualmente, l’attività artigianale è ridotta, ma non è del tutto scomparsa: infatti, vi si lavora ancora in abbondanza il ferro e l’alluminio.

Comunque, l’attività industriale e il terziario stanno prendendo rapidamente il sopravvento.