muraGli enormi blocchi calcarei che costituiscono la cinta muraria, incastrati tra di loro senza malta cementizia, hanno dato sin dai tempi antichi la suggestione di essere stati messi in opera dai mitici Ciclopi e dai leggendari Pelasgi. Le mura di Ferentino, in realtà, risalgono nella maggior parte del loro tracciato al IV sec. a.C., edificate con la tecnica a secco in opera poligonale di I,II,III e IV maniera. Esse, tuttavia, presentano anche rifacimenti attribuibili ai secoli II e I a.C. In opera quadrata; di età medievale è la costruzioni di torri, la cui tecnica edilizia è caratterizzata da pietre di forma irregolare cementate con malta, mentre la monumentalizzazione delle Porte Montana e S.Agata è attribuibile al secolo XVIII.
La buona conservazione delle mura urbiche di Ferentino si deve al fatto che, cessata la loro funzione difensiva militare e simbolica, a partire dall’età moderna sono state sfruttate come fondamenta per le abitazioni.
Gravi danni sono stati causati alle mura dai bombardamenti aerei del maggio 1944, che hanno aperto brecce nel circuito murario, fino ad allora integro. Infine antiestetici balconi, costruiti negli anni ’60 del secolo XX per dare più spazio e luce alle case edificate sulle mura stesse, hanno alterato l’aspetto nobile ed austero delle antiche mura soprattutto nel settore meridionale.
Cinque delle porte della cinta muraria antica sono ancora funzionanti: Porta Montana, Porta S.Agata (o del Borgo), Porta S.Francesco (o Portella), Porta Sanguinaria e Porta S.Maria (o Casamari).